Sunday, February 21, 2010

U.F.O. TRA LEGGENDA E REALTA’ ***CONTATTISMI DI MASSA E’ SALITO ALLA RIBALTA CON “VOYAGER”***


Come una leggenda può essere accostata allo studio del fenomeno ufologico *** Perché Breccia non è stato invitato alla trasmissione?




Il 21 febbraio 2007, esattamente 3 anni fa, commentando l’uscita del libro CONTATTISMI DI MASSA di Stefano Breccia scrivevo su questo mio sito:“Sono convinto che quando il libro CONTATTISMI DI MASSA sarà conosciuto (credo molto presto) dai mas media si verificherà sicuramente un assalto di giornalisti che cercheranno di intervistare l’Autore, stimato docente universitario conosciuto non solo in Abruzzo, per aver esaminato migliaia di studenti di almeno due generazioni, ma anche in Italia e all’estero dove ha operato per anni nel settore delle telecomunicazioni.Francamente devo dire che, per quello che può valere il mio parere, il libro mi sembra una nuova idea per un romanzo anche se la trama è piuttosto prevedibile. Breccia ha creduto al racconto del suo amico. Ha voluto rispettare la sua volontà di pubblicare la storia di AMICIZIA. Egli è stato un sincero amico di Bruno Sammaciccia fino all’ultimo e ha sposato senza riserve le tesi degli AMICI. Egli stesso fu coinvolto, anche se in maniera marginale, nella incredibile “Guerra stellare” ante litteram (la storia inizia nel 1956) .Infatti difende decisamente la condotta dello psicologo scrittore bersaglio delle malignità che sono circolate circa la sua condotta e i suoi presunti reati commessi a danno di alcuni pescaresi, definiti da Breccia miseri individui”.Ebbene, dopo tre anni dalla sua pubblicazione, il libro è salito alla ribalta internazionale con VOYAGER, una delle trasmissioni della RAI più seguite in prima serata, dove è andata in onda anche una parte delle mie interviste rilasciate a Piegiorgio Caria. E ancora una volta il territorio pescarese è diventato una sorta di area 51 dell’ufologia mondiale. E come ne esce lo stesso Autore del libro che tratta di Amicizia?Andando poi a curiosare su youtube scopro che lo stesso Caria ha compiuto una vera e propria promozione della storia di AMICIZIA raccontata da Breccia sul suo libro. Infatti ci sono almeno tre interviste del giornalista messicano Jaime Maussan. Una, in particolare, potrebbe essere considerato un vero e proprio scoop (almeno nelle intenzioni di Caria) poiché riporta il colloquio, in lingua inglese, con Breccia che rivela al giornalista di essere entrato in una astronave aliena.Gli amici che frequentano questo sito ricorderanno la mia critica a Roberto Pinotti per aver “sdoganato” la storia di AMICIZIA con una sua dotta presentazione nella ambigua versione di “chi ci vuole credere ci creda”.Alla puntata di VOYAGER c’era anche lui, Pinotti, considerato il massimo esponente italiano della materia, insieme ad altri personaggi più o meno noti per le loro testimonianze sui contatti con gli extraterrestri e, nonostante l’abilità di equilibrista mediatico di Roberto Giacobbo, la materia ufologica è rimasta nell’immaginario degli spettatori comuni come il solito pastone di avvenimenti dove i casi di avvistamenti seri non spiegabili si mischiano a filmati fasulli presentati come eccezionali. E Pescara è considerata da molti appassionati il vertice di una specie di triangolo dell’Adriatico per gli avvenimenti del 1978 (caso famoso della motovedetta 2018) con una leggenda pregressa che inizia dall’ambasciatore Perego e prosegue con i W56.Ma ritorno a chiedermi perché Breccia non ha partecipato alla trasmissione ? E perché Giacobbo si è accontentato di quelle testimonianze ricostruite da Caria, sia pure con abilità, ma che fanno dubitare fortemente per la loro autenticità ?Ma la storia non finisce qui perché già si nota sul web molto rumore e pare che l’Ing. Stefano Breccia è stato tentato di denunciare la RAI “Qualche sospetto mi è venuto l’indomani, quando degli amici mi hanno consigliato di denunciare la RAI; grazie al gestore di questo sito ho avuto modo di vedere la parte di trasmissione relativa ad Amicizia ed al caso Urzi, e la tentazione di seguire quel consiglio è stata forte. (http://www.spazioevita.com/Voyager150210/4Voyager20100215.asp)Questa volta chissà se Pinotti darà ragione a Breccia o se la caverà con la sua consueta abilità dialettica per far quadrare il cerchio. Non è lui che ha sponsorizzato sia Amicizia che altre presunte leggende aliene divulgate da personaggi che in altri tempi si guardava bene dal frequentare?

Il fenomeno UFO tra fantasia e realtà *** INTERVISTA ALL'ING. BRESCIA DEL GIORNALISTA MESSICANO JAIME MAUSSAN



Il giorno dopo la mia apparizione nello speciale UFO trasmesso nel programma Voyager di Giacobbo, mi sono arrivati messaggi da parte di parenti e amici che mi avevano visto in TV. Avrei dovuto rallegrarmi per quel tanto di vanità che ognuno conserva nel fondo dell’anima, invece ho reagito diversamente. Ho pensato che, come spesso accade quando si parla di UFO, a prescindere dalla indiscussa professionalità del conduttore della trasmissione, lo speciale era un calderone con dentro verità e fantasie. Lo spettatore comune ne esce disorientato perché la testimonianza del fotografo dell’abbaino di MILANO portato da Caria viene considerata alla stessa stregua di quella dell’ammiraglio Piero Gallerano e della mie inchieste svolte in occasione dell’ondata di avvistamenti del 1978.Dietro segnalazione di un caro amico vado poi a spulciare su Youtube e che ti trovo ? Una serie di interviste sul libro “Cantattismi di massa” di Stefano Breccia . Come è facile notare il regista della situazione è stato Piergiorgio Caria lo stesso giornalista che venne lo scorso anno ad intervistarmi nel mio studio accompagnato da Fabio Di Rado al quale avevo in sostanza ripetuto quello che già era stato detto nella prima trasmissione intitolata “Attacco alla Terra”.Voglio precisare che la mia critica deve essere intesa come contributo alla discussione sull’argomento ufologico .Come sanno gli amici che mi onorano di frequentare questo sito non credo alle rivelazioni del povero Sammaciccia pubblicate da Breccia sui W56 e sulla storia di “Amicizia”. Non ci credo per vari motivi che riguardano il mio approccio al fenomeno ufologico ma anche e soprattutto per il modo come essa fu vissuta dai suoi protagonisti.Come ho spiegato in una serie di articoli su questo sito nessuno degli affiliati agli alieni buoni (i W56) pensò di fotografare le loro astronavi che entravano ed uscivano da un distributore di benzina di Montesilvano. Come mai un ricercatore come Stefano Breccia che vanta di possedere un archivio di migliaia di immagini di dischi volanti, amico di Sammaciccia, non si procurò una documentazione della immensa base extraterrestre scavata sotto la riviera Adriatica da Ancona a Ortona ?Come mai Stefano Breccia, ingegnere informatico, che rivela in una intervista rilasciata al giornalista messicano Jaime Maussan di essere entrato in una astronave aliena e di aver osservato attentamente la plancia di comando dell’UFO, non ha cercato di indagare la natura della propulsione di quell’oggetto?Se l’autore di “Contattismi di massa” conquistò la fiducia degli extraterrestri, da permettergli di visitare un disco volante, perché non ha dialogato scientificamente con loro ?Ma c’è anche dell’altro che tratterò in una prossima occasione.

Saturday, March 21, 2009

UFO IN SICILIA FOTOGRAFATO DA UN PILOTA*** FATTO VERO O ANCORA UNA COLOSSALE BUFALA


Ci risiamo. In Sicilia sarebbe sbarcato l'UFO giocattolo come avvenne molti anni fa sulla spiaggia di Pescara, solo che questa volta non è un noto giornalista a fotografarlo ma un Comandante dell'aviazione civile con tanto di abilitazione per pilotare airbus di linea e con migliaia di ore di volo al suo attivo.
Quando il testimone di un evento del genere è un cittadino "terricolo" si può dubitare sulla sua attendibilità, ma quando il protagonista è un uomo che per lavoro passa più tempo in aria che a terra allora la cosa diventa seria e i media RIportano il fatto in prima pagina. Infatti il 17 marzo colui che ha scattato le foto, il pilota Vincenzo Garofalo, è ospite, assieme al presidente del CUN Roberto Pinotti, di una popolare trasmissione della RAI. E' stata mostrata la foto di un oggetto, dapprima immobile sulla verticale e poi allontanatosi con notevole accelerazione, che il Garofalo avrebbe ripreso dal giardino di casa sua situato vicino all'Aeroporto "Falcone e Borsellino".
Pinotti così ha commentato il caso:“…è chiaro che ci troviamo di fronte ad un aeromobile di ignota provenienza e natura, con caratteristiche tecnologiche sicuramente particolari, fuori dalla norma...”
Qualcuno, però, ha ravvisato nell'immagine una certa rassomiglianza con l'astronave che appare nella pubblicità della Ferrero (Kinder Sorpresa appartenente alla serie Chicken Little, codice S-510 – Astronave).
Dopo la trasmissione il caso è passato all'esame del C.I.S.U, una associazione di ricercatori credibili che indaga sulla veridicità degli avvistamenti, secondo la quale si tratta di un falso. Ecco cosa viene fuori dopo l’indagine: (dal Blog di Kremuzio): "....l'ufo spacciato per vero è quello a destra, mentre la sorpresina è a sinistra. Questo ennesimo sberleffo non è che l’ultimo nei riguardi di chi ritiene che il fenomeno ufo sia da studiare scientificamente, senza truffe o raggiri. Pensate che per aumentare lo sgomento pare che la Rai manderà negli Usa dei rappresentanti per indagare presso la Disney su questa somiglianza. Soldi dei contribuenti buttati nel cestino, come al solito.

L’ABRUZZO PATRIA DI NARRATORI DI BALLE UFOLOGICHE
Lo studio del fenomeno UFO, purtroppo, viene spesso penalizzato a causa di falsi avvistamenti corredati da immagini taroccate da parte di persone in cerca di protagonismo. Da quando mi interesso di questo fenomeno ne ho viste di cotte e di crude. Ormai sono diventato diffidente anche nei confronti di eventi ufologici vissuti da persone credibili. La voglia di comparire in TV e sui giornali è presente in ogni strato della nostra comunità. Tutti aspirano ad un minuto di celebrità. Entrare nel mondo della popolarità è un traguardo sognato da giovani e vecchi, da ricchi e da poveri. Si aspira alla notorietà ad ogni, sia partecipando ad un qualsiasi programma televisivo, sia raccontando di aver incontrato un alieno.
L'Abruzzo e in particolare l'area metropolitana Chieti-Pescara è stata in passato (ma in un certo senso lo è ancora) la patria di abili narratori di balle ufologiche. Basti pensare quello che successe molti anni fa; prendendo lo spunto da una innocente novella di uno scrittore pescarese del secolo scorso, si è arrivati alla costruzione di una letteratura di falsi incontri con dischi volanti corredata da fotomontaggi aventi per oggetto addirittura l'interno di un UFO atterrato a Francavilla.
In epoca più recente è uscita la storia di AMICIZIA che descrive nei dettagli una base sottomarina di alieni situata tra Marche e Abruzzo. Ho parlato più volte di questo ultimo argomento e ormai, in piena sintonia con diversi miei amici ricercatori seri del fenomeno ufologico, sono fermamente convinto che bisogna combattere e stroncare decisamente i mitomani e i cialtroni che approfittano della curiosità della gente per farsi pubblicità.

Saturday, January 24, 2009

***Strascichi della trasmissione Voyager di Robewrto Giacobbo***

NON CUSTODISCO NESSUN SEGRETO SULL’ONDATA DI AVVISTAMENTI UFO DEL 1978/79***


Subito dopo la trasmissione Voyager nella quale venivo intervistato sulla ondata di avvistamenti O.V.N.I. del 1978, il mio telefono di casa cominciò a squillare incessantemente. Erano amici di tutta Italia, ex commilitoni, compagni di scuola, radioamatori, che si congratulavano con me e lodavano l’Autore e conduttore della trasmissione stessa ritenuta una delle più interessanti e serie della rete Rai. La mattina dopo apro il PC e trovo messaggi di congratulazioni nella casella postale.
A parte il senso di gratificazione personale per essere oggetto di tanta attenzione (sinceramente credo di non aver fatto nulla di straordinario), mi sembrava strano che non vi fossero delle critiche.

Ma mi sbagliavo, perché dopo qualche giorno cominciarono ad arrivare chiamate da gente (meno di mezza dozzina) a me quasi sconosciuta che dopo i soliti elogi (non so fino a che punto sinceri) mi chiedevano, in sostanza, se nella mia intervista avessi dimentico qualcosa di importante.
In sostanza mi si chiedeva e mi si richiede ancora di rivelare ipotetici segreti che io non conosco e non potrei comunque conoscere. Per esempio in certi ambienti si crede che il risultato della mia inchiesta sulla morte misteriosa dei fratelli De Flgentiis, riportata su Notiziario UFO, archiviata come sinistro marittimo, fosse falso perché mi fidai della Capitaneria di Porto di allora che “impose” tale conclusione.

Evidentemente a qualcuno non piace il mio atteggiamento di prudenza riguardo al problema O.V.N.I. che ha origini molto lontane. Molti anni fa, durante la guerra fredda (1954/56), nel Golfo di Taranto a volte i nostri mezzi navali di superfice (a me è capitato una sola volta) venivano a contatto sonar con bersagli sommersi sconosciuti molto veloci (35 nodi e più) che non potevano essere sicuramente dei sommergibili. Io che operavo da specialista mi sono limitato a dare la posizione, la rotta e la velocità del bersaglio. Il responsabile della centrale operativa, pur rilevando l’anomalia del dato “velocità”, pensò si trattasse di una nostra errata valutazione. Ciò era ritenuto
probabile a causa della difficoltà oggettiva per le individuazione dei corpi sommersi; l’ecogoniometro infatti può ricevere falsi echi a seconda delle variazioni di temperatura dell’acqua lungo il percorso del fascio di ultrasuoni. Il dubbio però restava. Era un sommergibile atomico sovietico o che ?

Per concludere posso affermare come ho fatto diverse volte sia su questo sito e in molte altre occasioni, che io credo all’esistenza degli O.V.N. I., non custodisco nessun segreto, ma ho i piedi a terra e cerco di non inquinare l’ufologia seria con affermazioni azzardate che avrebbero il solo effetto di creare false attese e confusione nell’opinione pubblica.


http://www.pescaraonline.net


Monday, January 19, 2009

GRANDE SUCCESSO DELLA TRASMISSIONE VOYAGER DI ROBERTO GIACOBBO SUGLI UFO IN ABRUZZO

Teramo / Ufo in Abruzzo, 1978-79, anche a Pietracamela: fu davvero attacco alla Terra? Intervista allo scrittore Romano Di Bernardo che rivela: “L’Universo è molto più complesso di quanto si creda”. del 2009


di Nicola Facciolini


Gli Ufo potrebbero essere delle manifestazioni delle 11 dimensioni a noi finora ignote del Multiverso? Insomma, oggetti e forme di vita che in sovrapposizione quantistica vivrebbero in mezzo a noi da sempre, magari in mondi “sfasati” temporalmente di qualche pico-secondo l’uno dall’altro? E che ogni tanto potrebbero interagire tra di loro, magari “toccandosi” in alcuni nodi spazio-temporali per illuminare gli altri mondi ed universi della loro presenza nel Creato? Forse. Fatto sta che solo in Italia nel 1978 fu registrato, da forze dell'ordine e quotidiani, il più alto numero di casi Ufo senza apparente spiegazione. Le telecamere di Voyager (la XIII serie) per la prima volta hanno scandagliato il mare Adriatico, dalle coste della Romagna fino all'Abruzzo, a caccia di prove e testimonianze della più incredibile vicenda del secolo scorso. “Voyager: ai confini della Conoscenza” del dott. Roberto Giacobbo, oggi ha raggiunto la 13^ edizione su Rai Due. Solo nel 2008 sono state prodotte e trasmesse 26 prime serate e 37 puntate per i ragazzi. 700 argomenti trattati in un totale, per tutte le edizioni, di 250 messe in onda. Un risultato sorprendente e inaspettato per un programma dedicato all’approfondimento storico-archeologico che si prefigge di trovare la verità nella leggenda e il fantastico nella storia.La trasmissione andata in onda il 14 gennaio 2009, ha visto protagonisti alcuni ricercatori abruzzesi, tra cui gli amici Roberto Pinotti del Centro ufologico nazionale e lo scrittore pescarese Romano Di Bernardo che abbiamo intervistato per cercare di capire cosa sia davvero accaduto in Abruzzo 30 anni fa.



Come mai il periodo 1978-79 fu teatro in tutto il mondo di numerosi fenomeni inspiegabili e della più straordinaria stagione di avvistamenti di Oggetti Volanti non Identificati?



Penso che l’ondata di avvistamenti O.V.N.I. negli anni 1978/79 sulla costa dell’Adriatico fu per certi versi una delle più interessanti per lo studio del fenomeno. Per la prima volta la gente comune ebbe paura e pensò seriamente che i “dischi volanti” non erano fantasie e che qualcosa di misterioso accadeva sulle nostre teste e sotto il nostro mare. Se fossi in grado di rispondere alla Sua domanda avremmo risolto il mistero che dal 1947 interessa il mondo intero”.



Lei crede negli extraterrestri ? Il suo parere sul tema UFO? Qual è il suo ruolo nel contesto dei fatti narrati dalla trasmissione Voyager di Roberto Giacobbo del 14 gennaio 2009?



“Credo, come la maggior parte della gente, che in qualche parte dell’Universo ci sarà sicuramente un’altra civiltà evoluta. Gli UFO sono stati visti da milioni di persone e fotografati, filmati da centinaia di giornalisti professionisti, militari e comuni cittadini in tutto il globo. Anche gli astronauti hanno visto qualcosa. Si tratta, però, di un fenomeno prevalentemente visivo. Il mio ruolo nel contesto dei fatti del 1978 fu quello di cronista. Ero stato anche incaricato da Roberto Pinotti di “gestire” gli eventi per conto del C.U.N.”



Cosa è vero e cosa è leggenda in questo cosiddetto “Attacco alla Terra”? Quali eventi del 1978 sono più importanti per lo studio del fenomeno UFO?“



Il titolo del documentario inserito nella trasmissione Voyager di Giacobbo si riferiva ad articoli apparsi su giornali di provincia a dimostrazione del vasto coinvolgimento del pubblico nell’ondata di avvistamenti. Due sono gli eventi del 1978/79 che secondo me rivestono particolare importanza: l’episodio della motovedetta 2018 e la visita di un UFO alla centrale elettrica della ditta Ferri a Pietracamela.Il globo luminoso uscito dal mare a prua della imbarcazione della Capitaneria di Porto e poi sparito in 4 secondi verso l’alto con una inclinazione di 45 gradi, appartiene ad un tipo di avvistamento che nel 1979 non era mai stato rilevato da un equipaggio della Marina Militare.Collegato al fenomeno fu anche rilevato il blocco del Radar e della comunicazioni VHF tra la Capitaneria e la motovedetta. La testimonianza dell’equipaggio militare (conoscevo personalmente sia il Capitano Bellomo che il Capo di prima classe Di Valentino) al di sopra di ogni sospetto, classificò l’episodio tra quelli anomali, non riconducibili a fatti spiegabili. La visita di un UFO alla centrale elettrica di Pietracamela è importante perché l’effetto della presenza dell’oggetto volante nei pressi della installazione provocò la staratura degli strumenti di un alternatore che non era in funzione. Senza entrare nei particolari tecnici accadde, per semplificare il concetto, che la presenza dell’UFO provocò un fortissimo campo magnetico indotto che trasformò l’alternatore fermo in una specie di motore elettrico mettendo fuori uso sia l’amperometro che il voltometro del generatore stesso.L’evento, piuttosto trascurato dall’ambiente ufologico, è importante perché, oltre alla testimonianza dei due operai presenti all’interno della installazione (uno dei quali riportò anche un malanno agli occhi a causa della luce emessa dall’oggetto volante) c’è quella dei tecnici che il giorno dopo hanno provveduto alla riparazione della strumentazione danneggiata”.



Secondo alcune pubblicazioni ufologiche, tra cui il libro “Contattismi Di Massa”, in passato l'Abruzzo sarebbe stato scelto da due "fazioni" di extraterresti in guerra tra loro: cosa c'è di vero? Non crede che gli avvistamenti del 1978 possano ricollegarsi a tali eventi? Si trattò forse di un episodio di guerra fredda tra un sottomarino del Patto di Varsavia ed unità della Nato, come riferiscono alcuni?



“Riguardo al libro “Contattismi di Massa” del Prof. Stefano Breccia ho già espresso più volte la mia opinione sul sito (www.pescaraonline.net). Per me si tratta di una letteratura che non ha nulla a che fare con la realtà del fenomeno ufologico in Adriatico. Per altro ognuno è libero di dire la sua; chi ci vuole credere ci creda.
In quanto ai presunti sommergibili del patto di Varsavia, come ex specialista della caccia antisom, Le posso dire con assoluta certezza, come ho dichiarato nella intervista a Voyager di Giacobbo, che nessun battello sottomarino può operare in un fondale di appena 23 metri. La presenza di mini sommergibili, ipotizzata da qualcuno, è da escludere, poiché tali mezzi hanno una autonomia ed una velocità limitata e devono essere trasportati sul teatro operativo".



E’ iniziato l’Anno Internazionale dell’Astronomia, voluto dall’Unesco, per celebrare la Regina dele Scienze, l’astronomia, e la prima osservazione astronomica di Galileo Galilei con il suo cannocchiale: non pensa che l’Ufologia possa aiutare i giovani ad avvicinarsi all’amore per l’Astronomia e l’Astrofisica, per i misteri del Cosmo e per la ricerca scientifica sperimentale?



“Quando l’approccio all’Ufologia viene inteso dai giovani con il metodo scientifico insegnato da Galilei, l’approfondimento dello studio dell’Astronomia e dell’Astrofisica, è senza dubbio un modo corretto per indagare sui misteri dell’Universo che è molto più complesso di quanto si creda”.



Nicola Facciolini



http://www.pescaraonline.net/


didascalia foto: 1 - Roberto Giacobbo-2 - Voyager-3 - Una ricostruzione grafica eseguita da Di Bernardo dell'incontro della motovedetta 2028 con il globo luminoso -4 - R. Di Bernardo

Tuesday, November 18, 2008

A CONFINI DELLA REALTA'***Frammenti di storia pescarese*** QUANDO I PESCATORI EBBERO PAURA DEGLI EXTRATERRESTRI

Sono passati 30 anni da quel novembre del 1978 quando gli equipaggi delle marinerie abruzzesi chiesero aiuto alla Capitaneria di Porto di Pescara preoccupati da strani fenomeni che si verificavano vicino alle loro barche. Molto si scrisse su quegli eventi e qualcuno ricorda ancora l’atmosfera strana che si respirava in Abruzzo. Decine di equipaggi assistettero prima incuriositi e poi seriamente preoccupati all’apparizione di strani globi luminosi che seguivano le barche di notte e che improvvisamente sparivano verso l’alto.Erano pescatori di tutte le età, nessuno di loro si era mai sognato di iscriversi ad una associazione ufologica né si era interessato di extraterrestri .Quando si presentarono in commissione al Comandante della Capitaneria di Porto Piero Gallerano avevano tutti sul volto l’espressione di chi chiede protezione per svolgere un lavoro duro come il loro.La marineria era allarmata e doveva essere ascoltata vista l’attendibilità dei numerosi testimoni che avevano assistito a decine di fenomeni verificatesi in varie ore del giorno e della notte nel tratto di mare da San Benedetto del Tronto a Ortona.La Capitaneria era la prima istituzione che doveva provvedere e il Comandante Gallerano predispose un servizio di perlustrazione con una motovedetta che di lì a poco doveva diventare nota a mezzo mondo: la famosa “CP 2018”.

UNA TELEFONATA IN PIENA NOTTE
Facciamo un passo indietro.Io a quel tempo scrivevo su alcune riviste nautiche specializzate e avevo rapporti con gli ambienti marittimi per cui mi trovai subito coinvolto nell’evento. Dovevo intervistare le persone che dichiaravano di ….”aver visto” e accertarmi che fossero testimoni credibili.Ero stato avvertito fin dai primi avvistamenti dalla telefonata di un mio amico giornalista, ora scomparso, che per ragioni professionali era sintonizzato sulle frequenze radio dei pescatori.Si scambiavano messaggi che sembravano provenire da unità impegnate in una battaglia navale.Pressappoco erano di questo tipo:“ Squalo primo” da “Gabbiano” lo vedi pure tu quella luce che mi segue ?” - “Gabbiano” ti sta proprio addosso ma a me pare che stia fermo…..che cos’è un elicottero della Finanza?- No, non fa rumore…sta diventando di colore più rosso…ho cambiato rotta e mi segue sempre….-Insomma c’era abbastanza materia per indagare.

INTERVISTA CON IL COMANDANTE
Torniamo alla motovedetta “CP 2018”.Ecco una parte dell’intervista rilasciatami dal Comandante Gallerano qualche giorno dopo l’incontro “ravvicinato” dell’unità militare con uno strano “razzo” uscito dal mare.“…. L’imbarcazione iniziò la sera dell’8 novembre 1978 le sue perlustrazioni. Il primo giorno non fu rilevato niente. Invece nel corso dell’uscita fatta il giorno successivo, alle ore 20,45, mentre la motovedetta si trovava a circa 4 miglia dalla costa, in prossimità di Silvi Nord, l’equipaggio composto di 5 uomini (uno era in macchina e gli altri 4 in coperta) avvistava ad una distanza di circa 800 / 1000 metri un qualcosa come un segnale luminoso di colore rosso molto chiaro che si alzava dalla superfice del mare con una inclinazione di 45°. Questa specie di razzo scompariva alla vista dell’equipaggio dopo 4 secondi…”

PERCHE’ DIVENNE FAMOSA LA MOTOVEDETTA “CP 2018”
Questo episodio fece il giro del mondo, perché era la prima volta che un equipaggio della Marina Militare era testimone di un avvistamento che potesse relazionarsi al fenomeno UFO.Anche se l’alto ufficiale non classificò l’avvistamento come un “disco volante”, almeno, era la prima volta che un ente militare non nascondesse un evento del genere, come invece accadeva sistematicamente ai piloti dell’aviazione civile e militare che, per non essere messi sotto inchiesta, evitavano di segnalare fenomeni strani.

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L’immagine è una mia ricostruzione grafica dell’incontro “ravvicinato” della motovedetta “CP 2018” eseguita sulla scorta delle interviste fatte in Capitaneria di Porto e nell’ambiente della marineria pescarese.




Monday, September 17, 2007

STEFANO BRECCIA E ROBERTO PINOTTI COME ORSON WELLES....

Continuo a leggere e rileggere il capitolo “AMICIZIA” del libro CONTATTISMI DI MASSA che, per fortuna, a differenza dello storico “scherzo” di Orson Welles, non ha gettato il panico tra la gente e, siccome non sono ancora convinto che Breccia e Pinotti volessero farci credere che i W56 e i CTR non siano frutto della fantasia del defunto Bruno Sammaciccia, mi attendo, da un momento all’altro un articolo o una conferenza stampa dell’Autore e del C.U.N. (Centro Ufologico Nazionale) che ha avallato l’Opera, per dire a quanti hanno letto il Volume che si è trattato di uno scherzo colossale oppure di una intelligente provocazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni a dedicare più attenzione allo studio del fenomeno ufologico.Ma temo che dopo le acrobazie dialettiche e le migliaia di parole spese da Roberto Pinotti per spiegarci la SINDROME DEL CONTATTISTA e le varie motivazioni a difesa del radicale cambiamento di opinione sui vari contattisti, anche una clamorosa “marcia indietro” sarebbe ormai una operazione tardiva per riportare il C.U.N. dentro il suo ambito storico di una Associazione punto di riferimento per chi credeva e ancora crede nella esistenza del fenomeno ufologico.A pag. 415 del libro CONTATTISMI DI MASSA (per gli amici che non hanno letto il libro) c’è la foto a colori di un extraterrestre con la seguente didascalia: “Visto che se ne è tanto parlato, uno dei W56, ripreso nel giardino della villa di Bruno”. Si tratta di un giovanottone altissimo in pantaloncini. Allora, chi è questo Tizio ritratto nella foto, come si chiama, è una prova del ruolo avuto da Sammaciccia nell’affare AMICIZIA oppure si tratta di un ignaro “terricolo”, forse un giocatore di basket o di volley capitato a Montesilvano per caso? Il Dottor Pinotti, presidente del CUN., come ha potuto cambiare radicalmente idea su certi personaggi del “sottobosco ufologico in bilico fra plagio, follia e malafede da un lato; dabbenaggine, cieca fiducia ed estrema disponibilità dall’altro…” ? Infatti questa citazione riguarda la pagina 255 del libro di Pinotti “UFO SCACCHIERA ITALIA Oscar Mondatori uscito nel 1992 e ristampato in ben 6 edizioni (ultima del 1999). Quel libro, in sintesi, portava il CUN al centro della ufologia italiana e costituiva una prova certa che Roberto Pinotti, ricercatore credibile, fosse distante mille miglia dalle già note (a lui e a pochi altri) fantascientifiche e deliranti storie di AMICIZIA.Rubo la frase scritta da un amico su internet :” Ma una logica a tutta questa superficialità ci deve pur essere….”

Sunday, July 22, 2007

(Ai confini della realtà)***“CONTATTISMI DI MASSA”: DURO COLPO PER CHI VEDE LA UFOLOGIA CON GLI OCCHI DELLO STUDIOSO “NORMALE”


Leggo e rileggo i passi più significativi del il libro di Stefano Breccia “CONTATTISMI DI MASSA” e sempre più mi appare evidente il punto di rottura che il Volume rappresenta rispetto alla ufologia storica, quella per intenderci, che inizia dai primi avvistamenti america degli anni ’40 del secolo scorso.Ho già scritto più volte e lo ripeto a costo di sembrare noioso che io sono convinto dell’esistenza degli O.V.N.I. perché li ho visti insieme a migliaia di altre persone quando giovanissimo (festa patronale di S.Cetteo del 1959 ) assistetti al passaggio di un UFO sulla mia città e anche per aver seguito molto da vicino gli episodi di avvistamenti ed incontri piuttosto ravvicinati con oggetti non identificati di persone al di sopra di ogni sospetto durante l’ondata di eventi ufologici in Adriatico degli anni 1978/79.Perché ritengo che il libro di Breccia è una rottura con la storia del fenomeno studiato con metodo scientifico ?Senza sprecare fiumi di parole come fanno i veri esperti (o ritenuti ancora tali da molti che la pensano come me nonostante il loro recente incomprensibile comportamento ) cercherò di spiegarmi in maniera lineare per farmi capire da tutti.-----------------------------------Prima che il libro in questione fosse pubblicato c’era una divisione netta tra coloro, appassionati di ufologia seria, che ritenevano inverosimili gli episodi che contattisti di turno andavano a raccontare in TV al solo scopo di mettersi in mostra e incassare qualche soldino (individui che il Centro Ufologico Nazionale giustamente qualificava, più o meno come testimoni inattendibili) e una grande massa di “creduloni” senza se e senza ma, ai quali potevi raccontare e far credere tutto ciò che volevi sugli extraterrestri. Ora, attraverso il suo libro Stefano Breccia, con la benedizione di Roberto Pinotti e del C.U.N., mette insieme in 421 pagine un coacervo di episodi ridicoli con eventi storicamente inconfutabili e documentati da fonti autorevoli. Qual è il risultato ? Lasciamo perdere, per carità, la SINDROME DEL CONTATTISTA e il povero Bruno Sammaciccia ormai passato a miglior vita, il nocciolo del problema e il nodo di tutta la vicenda è nelle mani di chi ha scritto e pubblicato il libro CONTATTISMI DI MASSA che in sostanza ribalta la posizione del C.U.N. nei confronti di quelle persone ritenute solo poco tempo individui non credibili e discreditanti per chi studiava e studia la materia ufologica con serietà e onestà intellettuale. Molti a questo punto si sono chiesti, si chiedono e tanti altri se lo chiederanno in futuro, perché Breccia con la prefazione di Pinotti, ha pubblicato il Volume? Volendo fare della dietrologia a buon mercato si potrebbero ipotizzare molte motivazioni. Tutto, però, sembra chiaro sulla determinazione di Pinotti stesso se si riflette su un passo della sua prefazione al libro quando svela (pag 24 –prefazione) che nel 1976 si incontrò con una probabile ambasciatrice ( o portavoce) degli Alieni , una bella e giovane donna “…venuta a trovarmi per trasmettermi a bella posta un diretto messaggio dei Visitatori che la usavano come tramite. La donna mi ammonì a tornare sulla mia intima decisione (ad un decennio dalla sua costituzione ) di farmi da parte all’interno del CUN per ragioni familiari e professionali affermando che invece “non potevo non assumermi le mie responsabilità” e che il mio apporto alla “causa ufologica” …..e precisò che a dispetto di difficoltà di vario tipo era comunque necessario andare avanti sereno in base ad un certo programma che mi fu illustrato: guarda caso, del tutto coerente con il quadro delineato da Perego in rapporto all’”Amicizia”. Cosa che in fondo chi scrive ha poi in pratica fatto e sta ancora facendo, indipendentemente da tale episodio e dai suoi risvolti. Non mi si parli di coincidenze…”Io non mi sarei mai aspettato che lo stesso Pinotti fosse stato a contattato da una giovane e bella Aliena come tanti altri contattasti maltrattati dal Presidente del CUN Ciò dimostra che il libro CONTATTISMI DI MASSA ribalta effettivamente la situazione e crea la rottura che citavo all’inizio di questa nota.Ci sarebbe ancora tanto da dire su questa pubblicazione ed io credo di avere tutto il diritto di commentarlo nel rispetto delle opinioni altrui e senza assumere la veste di “esperto” e di addetto ai lavori. Ci sono tanti appassionati di ufologia SERIA ai quali mi rivolgo e dai quali ricevo apprezzamenti per la mia modesta “campagna” in favore della realtà del fenomeno“dischi volanti”.Voglio concludere questa chiacchierata rivolgendomi agli amici che si scandalizzano (ci sono anche questi tra i miei pochi lettori) del fatto che io, scrivendo queste note di dissenso sulla pubblicazione di Breccia, starei discreditando il CUN e che, così facendo, sto buttando via “ il bambino insieme all’acqua sporca“. Mi rendo conto che per certi amici criticare Stefano Breccia e Roberto Pinotti Può equivalere ad un “reato di lesa maestà” ma tutti quelli che mi conoscono sanno anche che ho cercato sempre di essere coerente e che in nessun caso ho demonizzato chi non la pensasse come me. Ciò, dovrebbero ricordarlo e possono testimoniarlo ( non ne dubito) soprattutto i “ragazzi” insieme ai quali ho fondato UFOBSERVER.